La nostra soluzione

La procedura per la realizzazione di un loculo aerato prevede la tumulazione unicamente nella cassa di legno (quindi privo della cassa metallica).
Il cofano è appoggiato sopra una vaschetta in materiale plastico impermeabile ai liquidi, che rimane sollevata rispetto al fondo della stessa per mezzo di supporti integrati.
All’interno della vaschetta viene collocato un prodotto assorbente e biodegradante, in modo da ridurre l’effetto del percolato cadaverico.
Nel loculo si crea ventilazione sfruttando la differenza di temperatura fra il giorno e la notte, la quale crea una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno del loculo che permette il flusso dei gas putrefattivi.
Per abbattere le sostanze maleodoranti che si creano all’interno del loculo si utilizza un particolare filtro a carboni attivi, costruito in modo tale da garantire che i gas provenienti dalla decomposizione vengano depurati prima della loro immissione in atmosfera.
Per il corretto funzionamento del sistema, i loculi devono rispondere a specifiche caratteristiche costruttive, che assicurino valori di permeabilità all’aria ed all’acqua predeterminate.

Regioni e Province italiane che prevedono l’utilizzo dei loculi aerati:

In Italia hanno esplicitamente ammesso la tumulazione aerata attraverso regolamentazioni regionali e provinciali:
Lombardia (2004), Emilia Romagna (2006), Marche (2009), Toscana (2009), Piemonte (2012), Veneto (2014), Provincia Autonoma di Trento (2014), Friuli Venezia Giulia (2015),  Umbria (2017), Calabria (2018) e Sardegna (2018).